2 GRADI IN PIU’ E SAREMO SOMMERSI DAL MARE

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UN AUTUNNO CALDISSIMO, TEMPERATURE PRIMAVERILI A NOVEMBRE, IL CLIMA STA CAMBIANDO.

NON E’ UNA NOVITA’ CHE CON 2 GRADI IN PIU’ MOLTE COSTE ITALIANE SARANNO SOMMERSE DAL MARE

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Scomparirebbero Venezia, la Pianura Padana e tutte le spiagge italiane.

 

A FIUMICINO solo con l’idrovolante, poi in gommone a Roma fino ai limiti del raccordo anulare. E Venezia? La Mostra del cinema al Lido sulle zattere, ci si muove solo in gondola da un ponte all’altro e fra qualche rara piazzetta ancora asciutta. Sparita la costa Adriatica sino a Rimini e il fronte mare di Genova. Nel mondo, fra 200 e 400 milioni di persone con la casa sott’acqua: di mezza New York e tutta Miami solo la memoria. Spaventati? Be’, questo è lo scenario ottimistico: se tutto va bene, anzi benissimo, Trump non vince le elezioni americane, l’accordo sul clima di Parigi resta in piedi, tutti mantengono gli impegni sottoscritti un anno fa e si riesce a mantenere il rialzo delle temperature a 2 gradi centigradi. Perché l’idea che, non superando i due gradi in più, rispetto al mondo preindustriale, come concordato a Parigi, l’abbiamo fatta franca, è un colossale autoinganno. La Terra di due gradi più calda (e un grado già l’abbiamo superato) è un pianeta quasi irriconoscibile. Nella simulazione di Climate Central – un autorevole centro di ricerca ambientale americano – il livello globale dei mari, con lo scioglimento dei ghiacci, ad esempio della Groenlandia, sale di quasi 5 metri, sommergendo buona parte delle città sul mare nel mondo. Il brutto è che bisogna, probabilmente, cominciare ad abituarsi a questo futuro.

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FUTURO LONTANO MA INEVITABILE (SE NON FACCIAMO QUALCOSA ORA) –Così diventerebbe il nostro pianeta se i ghiacci della Groenlandia, dell’Antartidee del Polo Nord dovessero diventare acqua: il livello dei mari si innalzerebbe in media per più di 65 metri, provocando la morte di milione di persone in tutto il mondo. Quando succederà? «Sulla Terra ci sono più di cinque milioni di miglia cube di ghiaccio – sintetizza l’Independent, citando il National Geographic – E alcuni scienziati dicono che ci vorranno più di cinquemila anni prima che si sciolga tutto». Cinque millenni sembrano un periodo molto lungo, ma la situazione descritta nella mappa è estrema: gli effetti del global warming sono già perfettamente visibili oggi, con continue alluvioni e inondazioni specialmente in quelle nazioni che sorgono su territori al di sotto del livello del mare. «Continuando ad aggiungere anidride carbonica nell’atmosfera – conclude il National Gepgraphic – Creeremo un pianeta senza ghiaccio, con una temperatura media di 26,6 gradi invece degli attuali 14.4».